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Questa rete è di proprietà dei cittadini perchè ogni partecipante è il proprietario e il responsabile del proprio nodo della rete. Non c’è nessun Internet Service Provider, nessun abbonamento mensile, nessun contratto. Se vuoi, ti connetti e sei in rete. | Questa rete è di proprietà dei cittadini perchè ogni partecipante è il proprietario e il responsabile del proprio nodo della rete. Non c’è nessun Internet Service Provider, nessun abbonamento mensile, nessun contratto, nessuna registrazione. Se vuoi, ti connetti e sei in rete. La rete che creiamo è simmetrica per sua natura, a differenza delle normali ADSL (''Asymmetric'' Digital Subscriber Line) la cui capacità di upload è spesso limitata a 1Mbps. |
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Ogni nodo è un discorso a parte e non si può spiegare tutto in questa pagina. Per questo motivo vi invitiamo a iscrivervi alla [[MailingList|mailing-list]] wireless e scriverci. | Ogni nodo è un discorso a parte e non si può spiegare tutto in questa pagina. Spesso infatti creare un nodo e risolvere eventuali problemi è una questione di esperienza. Per questo motivo vi invitiamo a iscrivervi alla [[MailingList|mailing-list]] ''wireless'' e scriverci, sia in caso di problemi, sia semplicemente per presentarvi. La nostra rete è fatta soprattutto da persone (''community network'') che con passione e dedizione si applicano per far funzionare al meglio l'infrastruttura di telecomunicazione che serve ad interconnetterle.<<BR>> |
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La maggior parte dei nodi della nostra rete è connessa ai propri vicini tramite collegamenti wireless (802.11a/b o n, ma se è possibile è sempre meglio il cavo! :-) ). Per farla breve, spesso funziona così: si installa un dispositivo tipo questo qui accanto sul proprio tetto la si fa puntare verso un altro nodo ninux. Se tutto va bene, riusciremo ad instaurare un collegamento che può arrivare fino a 180Mbps teorici. {{attachment:nanom5.jpg|testo|align="left"}} |
La maggior parte dei nodi della nostra rete è connessa ai propri vicini tramite collegamenti wireless (802.11a/b/g/n, ma se è possibile è sempre meglio il cavo!). Per farla breve, spesso funziona così: si installa un dispositivo tipo questo qui accanto sul proprio tetto lo si punta verso un altro nodo ninux. Se tutto va bene, riusciremo ad instaurare un collegamento che può arrivare fino a 180Mbps di sincronizzazione (L2), corrispondenti a circa 50Mbps di velocità TCP reale (L4) ed usabile ad esempio per un download o un upload. Gli ingredienti alla base della nostra rete sono principalmente quattro: [[#hardware|hardware]], [[#software|software]], [[#routing|protocolli di routing]], e le [[#people|persone]]. |
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Esistono diversi tipi di dispositivi wireless, da scegliere caso per caso. In generale ultimamente ci stiamo trovando bene con le [[http://www.ubnt.com/nanostationm|Ubiquiti Nanostation M5]], degli access point a 5 Ghz che offrono un buon rapporto qualità-prezzo (~70€), sono fatte per il montaggio all’esterno sopportano caldo, freddo e piogge torrenziali. Inoltre garantiscono una discreta banda (fino a 150Mbps teorici, frazie al [[#firmware|firmware]] proprietario ), una distanza massima di circa 15 km e sono abbastanza facili da puntare. L’access point tuttavia non è l’unico hardware da acquistare per fare un nodo stabile. Il supporto a cui è attaccato esso è attaccato è fondamentale. Guardate questa foto di installazione, in cui abbiamo avuto il bisogno di alzare di 10 metri l’access point per superare dei palazzi. {{attachment:antenna_alta.jpg|testo|align="right"}} Il problema è infatti che per fare un buon collegamento a 2.4 o a 5Ghz, è necessario che i due dispositivi “si vedano”, ovvero da un dispositivo deve essere possibile vedere fisicamente l’altro dispositivo (niente palazzi in mezzo, niente alberi etc.). E’ per questo motivo che montiamo le antenne sui tetti! Per alimentare i dispositivi sul tetto utilizziamo il [[http://it.wikipedia.org/wiki/Power_over_Ethernet|Power over ethernet]], in modo da far passare un solo cavo sia per i dati che per l’alimentazione (1 cavo alimenta fino a due apparati). |
<<Anchor(hardware)>> {{attachment:antenna_alta.jpg|testo|align="left"}} Esistono diversi tipi di dispositivi wireless, da scegliere caso per caso. Al momento i dispositivi che usiamo di più sono le [[http://www.ubnt.com/nanostationm|Ubiquiti Nanostation M5]], degli access point a 5 Ghz che offrono un buon rapporto qualità-prezzo (~70€), pensati per il montaggio all’esterno sopportano caldo, freddo e piogge torrenziali. Inoltre garantiscono una discreta banda (fino a 180Mbps teorici, grazie al [[#software|firmware]] proprietario ), una distanza massima di circa 15 km e sono abbastanza facili da puntare. L’access point tuttavia non è l’unico hardware da acquistare per fare un nodo stabile. Il supporto a cui è attaccato è attaccato è fondamentale, per evitare che l'antenna si giri o casa alla prima folata di vento. Guardate questa foto di installazione, in cui abbiamo avuto il bisogno di alzare di 10 metri l’access point per superare dei palazzi.<<BR>> Il problema è infatti che per fare un buon collegamento a 2.4 o a 5Ghz, è necessario che i due dispositivi “si vedano”, ovvero da un dispositivo deve essere possibile vedere fisicamente l’altro dispositivo (niente palazzi in mezzo, niente alberi etc.). E’ per questo motivo che montiamo le antenne sui tetti!<<BR>> Per alimentare i dispositivi sul tetto utilizziamo il [[http://it.wikipedia.org/wiki/Power_over_Ethernet|Power over ethernet]], in modo da far passare un solo cavo sia per i dati che per l’alimentazione. Grazie al PoE passthrough, possiamo inoltre alimentare fino a due apparati con lo stesso cavo.<<BR>> Qualora avessimo bisogno di più apparati quindi, o si portano più cavi sul tetto, oppure portiamo direttamente la corrente a 220v. Un nodo con diversi apparati lo chiamiamo ''supernode'' , mentre un nodo che monta un solo apparato lo chiamiamo ''nodo foglia''. La costruzione di supernode stabili e affidabili per noi è fondamentale perchè da questi nodi dipenderà il collegamento di altri nodi. |
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=== Firmware === <<Anchor(firmware)>> Ogni dispositivo è un “mini-computer” dotato di un’antenna. Proprio come un pc, su ogni dispositivo gira un sistema operativo. A differenza di questi ultimi però, gli embedded (ovvero questi mini-computer che utilizziamo) hanno tipicamente solo pochi mega di ram e ancor meno di capacità di immagazzinamento dati. I sistemi operativi che girano su questi apparati si chiamano firmware e devono essere quindi fatti "su misura". Sui nostri nodi installiamo il firmware [[https://github.com/ninuxorg/airos-ninux-fw|Ubiquiti AirOS]] modificato da noi, oppure [[https://openwrt.org|Openwrt]]. Il primo, che è comunque basato su OpenWRT, ha il vantaggio di realizzare collegamenti molto stabili performanti grazie ad estensioni proprietarie dei driver, mentre il secondo ha il vantaggio di essere totalmente aperto e non legato soltato agli apparati di un singolo produttore. |
=== Software === <<Anchor(software)>> Ogni dispositivo è un “mini-computer” dotato di un’antenna e "incastonato" (embedded) dentro il dispositivo. Proprio come un pc, su ogni dispositivo gira un sistema operativo. A differenza di questi ultimi però, gli embedded hanno tipicamente solo pochi mega di ram (di solito a 8 a 32 Mb) e ancor meno di capacità di immagazzinamento dati (dai 4 ai 32 Mb tipicamente). I sistemi operativi che girano su questi apparati si chiamano firmware e devono essere quindi fatti "su misura".<<BR>> Sui nostri nodi installiamo il firmware [[https://github.com/ninuxorg/airos-ninux-fw|Ubiquiti AirOS]] modificato da noi, oppure [[https://openwrt.org|Openwrt]]. Il primo, che è comunque basato su OpenWRT, ha il vantaggio di realizzare collegamenti molto stabili performanti grazie ad estensioni proprietarie dei driver, mentre il secondo ha il vantaggio di essere totalmente aperto e non legato soltato agli apparati di un singolo produttore. Su ogni dispositivo girano dei programmi. Uno di questi è il demone di routing, se non sai cosa sia continua a leggere! |
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Ogni computer o dispositivo connesso ad internet deve parlare una “lingua” (protocollo) che si chiama IP, Internet Protocol. Il protocollo IP prevede che ogni nodo abbia un indirizzo univoco all’interno della rete, l’indirizzo IP. Ciascun nodo della rete ninux ha configurato il proprio indirizzo ip all’interno e abbiamo segnato tutti gli indirizzi IP dei vari nodi in [[GestioneIndirizzi|questa pagina]], allo scopo anche di evitare che due nodi si prendano lo stesso indirizzo IP. Su ogni nodo gira un programma che si chiama demone di routing, responsabile di far conoscere a tutti i nodi gli indirizzi degli altri nodi, e delle reti ad esso collegate, in modo che ogni nodo sappia parlare con tutti gli altri nodi della rete e con tutte le altre reti connesse ,ad esempio Internet. I demoni di routing parlano un protocollo di routing, che nel nostro caso è [[http://olsr.org|OLSR]]. La mappa della rete OLSR che abbiamo creato [[http://tuscolomesh.ninux.org/images/topology.png|la potete vedere qui]] ma non vi sarà molto chiara se non conoscete almeno un po’ come funziona questo protocollo. La cosa buona di OLSR (e di altri protocolli di routing) è che si accorge automaticamente di quando un collegamento degrata o quando un nodo va giù (ad esempio perchè qualcuno ha staccato la correte ad un apparato, cosa da non fare mai!), e re-imposta i percorsi all’interno della rete affinchè i nostri dati facciano sempre il percorso migliore (più corto e più performante). |
<<Anchor(routing)>> Ogni computer o dispositivo connesso ad internet deve parlare una “lingua” (protocollo) che si chiama IP, Internet Protocol. Il protocollo IP prevede che ogni nodo abbia un indirizzo univoco all’interno della rete, l’indirizzo IP. Ciascun nodo della rete ninux è configurato con un proprio indirizzo ip e abbiamo segnato tutti gli indirizzi IP dei vari nodi in [[GestioneIndirizzi|questa pagina]], allo scopo di evitare che due nodi si prendano lo stesso indirizzo IP (sarebbe un disastro!).<<BR>> Su ogni nodo gira un programma che si chiama ''demone di routing'', responsabile di far conoscere a tutti i nodi gli indirizzi degli altri nodi, di trovare i percorsi più brevi per instradare i dati all'interno della rete e quindi di popolare le tabelle di routing che servono a qualunque sapere su che collegamento fisico inviare i dati. <<BR>> In questo modo, ogni nodo conosce il percorso che devono fare i suoi dati per parlare con qualunque altro nodo della rete ninux, e con le reti a cui ninux è connessa, tra cui ad esempio Internet.<<BR>> I demoni di routing parlano un ''protocollo di routing'', che nel nostro caso è [[http://olsr.org|OLSR]]. <<BR>> La mappa della rete OLSR che abbiamo creato [[http://tuscolomesh.ninux.org/images/topology.png|la potete vedere qui]] ma non vi sarà molto chiara se non conoscete almeno un po’ come funziona questo protocollo (e anche se lo conoscete non si capisce niente uguale perchè iniziamo ad avere troppi nodi!).<<BR>> La ragione per cui usiamo OLSR è che si accorge automaticamente di quando un collegamento degrata o di quando un nodo va giù (ad esempio perchè qualcuno ha staccato la correte ad un apparato, cosa da non fare mai!), e re-imposta i percorsi all’interno della rete affinchè i nostri dati facciano sempre il percorso migliore (più corto e più performante). |
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=== People === <<Anchor(people)>> La parte più importante della nostra rete sono le persone che la compongono. Al momento siamo in diversi ed ognuno ha una formazione e delle attitudini diverse dall'altro. E' importante che ognuno faccia la sua parte per costruire questo progetto. Abbiamo chi si offre di aiutare le persone a costruire i propri nodi, chi fornisce supporto sulla mailing list, chi fa troubleshooting dei problemi di rete, chi realizza i firmware, aggiorna il wiki, realizza programmi che servono alla community, etc etc. <<BR>> Ognuno fa quello che può in base alle proprie inclinazioni. E' richiesto, anche a chi non ha competenze tecniche, di mettersi in gioco. Ad esempio la frase "non mi funziona internet" da noi non è accettata: bisogna fare qualcosa di più come ad esempio fare dei semplici test (ping, traceroute) per aiutare gli altri a capire dove sia il problema. |
Ninux è una Wireless Community Network (non sai cosa sia? visita la pagina ChiSiamo) e in quanto tale ha tra i suoi obiettivi la costruzione di una rete libera di proprietà dei cittadini. Il modello è semplice: ogni partecipante si connette ai suoi vicini che si connettono a loro volta ai loro vicini e così via, creando una rete di computer. Puoi vedere la lista dei nodi connessi attraverso il nostro Mapserver.
Questa rete è di proprietà dei cittadini perchè ogni partecipante è il proprietario e il responsabile del proprio nodo della rete. Non c’è nessun Internet Service Provider, nessun abbonamento mensile, nessun contratto, nessuna registrazione. Se vuoi, ti connetti e sei in rete.
La rete che creiamo è simmetrica per sua natura, a differenza delle normali ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line) la cui capacità di upload è spesso limitata a 1Mbps.
Cosa ci facciamo con una rete fatta così? Una volta in rete è possibile usufruire e fornire alcuni Servizi come il telefono su Internet (VoIP), lo scambio di contenuti (che non implica la violazione di copyright!) ed anche l’accesso ad Internet. Anzi. Noi stiamo creando proprio un pezzo di Internet, infatti siamo un Autonomous System alla pari di Telecom, Fastweb e Google. Più precisamente siamo l’Autonomous System n° 197835.
Come è fatta la nostra rete
Ogni nodo è un discorso a parte e non si può spiegare tutto in questa pagina. Spesso infatti creare un nodo e risolvere eventuali problemi è una questione di esperienza. Per questo motivo vi invitiamo a iscrivervi alla mailing-list wireless e scriverci, sia in caso di problemi, sia semplicemente per presentarvi. La nostra rete è fatta soprattutto da persone (community network) che con passione e dedizione si applicano per far funzionare al meglio l'infrastruttura di telecomunicazione che serve ad interconnetterle.
La maggior parte dei nodi della nostra rete è connessa ai propri vicini tramite collegamenti wireless (802.11a/b/g/n, ma se è possibile è sempre meglio il cavo!). Per farla breve, spesso funziona così: si installa un dispositivo tipo questo qui accanto sul proprio tetto lo si punta verso un altro nodo ninux. Se tutto va bene, riusciremo ad instaurare un collegamento che può arrivare fino a 180Mbps di sincronizzazione (L2), corrispondenti a circa 50Mbps di velocità TCP reale (L4) ed usabile ad esempio per un download o un upload.
Gli ingredienti alla base della nostra rete sono principalmente quattro: hardware, software, protocolli di routing, e le persone.
Hardware
Esistono diversi tipi di dispositivi wireless, da scegliere caso per caso. Al momento i dispositivi che usiamo di più sono le Ubiquiti Nanostation M5, degli access point a 5 Ghz che offrono un buon rapporto qualità-prezzo (~70€), pensati per il montaggio all’esterno sopportano caldo, freddo e piogge torrenziali. Inoltre garantiscono una discreta banda (fino a 180Mbps teorici, grazie al firmware proprietario ), una distanza massima di circa 15 km e sono abbastanza facili da puntare. L’access point tuttavia non è l’unico hardware da acquistare per fare un nodo stabile. Il supporto a cui è attaccato è attaccato è fondamentale, per evitare che l'antenna si giri o casa alla prima folata di vento. Guardate questa foto di installazione, in cui abbiamo avuto il bisogno di alzare di 10 metri l’access point per superare dei palazzi.
Il problema è infatti che per fare un buon collegamento a 2.4 o a 5Ghz, è necessario che i due dispositivi “si vedano”, ovvero da un dispositivo deve essere possibile vedere fisicamente l’altro dispositivo (niente palazzi in mezzo, niente alberi etc.). E’ per questo motivo che montiamo le antenne sui tetti!
Per alimentare i dispositivi sul tetto utilizziamo il Power over ethernet, in modo da far passare un solo cavo sia per i dati che per l’alimentazione. Grazie al PoE passthrough, possiamo inoltre alimentare fino a due apparati con lo stesso cavo.
Qualora avessimo bisogno di più apparati quindi, o si portano più cavi sul tetto, oppure portiamo direttamente la corrente a 220v. Un nodo con diversi apparati lo chiamiamo supernode , mentre un nodo che monta un solo apparato lo chiamiamo nodo foglia. La costruzione di supernode stabili e affidabili per noi è fondamentale perchè da questi nodi dipenderà il collegamento di altri nodi.
Software
Ogni dispositivo è un “mini-computer” dotato di un’antenna e "incastonato" (embedded) dentro il dispositivo. Proprio come un pc, su ogni dispositivo gira un sistema operativo. A differenza di questi ultimi però, gli embedded hanno tipicamente solo pochi mega di ram (di solito a 8 a 32 Mb) e ancor meno di capacità di immagazzinamento dati (dai 4 ai 32 Mb tipicamente). I sistemi operativi che girano su questi apparati si chiamano firmware e devono essere quindi fatti "su misura".
Sui nostri nodi installiamo il firmware Ubiquiti AirOS modificato da noi, oppure Openwrt. Il primo, che è comunque basato su OpenWRT, ha il vantaggio di realizzare collegamenti molto stabili performanti grazie ad estensioni proprietarie dei driver, mentre il secondo ha il vantaggio di essere totalmente aperto e non legato soltato agli apparati di un singolo produttore. Su ogni dispositivo girano dei programmi. Uno di questi è il demone di routing, se non sai cosa sia continua a leggere!
Protocolli di routing
Ogni computer o dispositivo connesso ad internet deve parlare una “lingua” (protocollo) che si chiama IP, Internet Protocol. Il protocollo IP prevede che ogni nodo abbia un indirizzo univoco all’interno della rete, l’indirizzo IP. Ciascun nodo della rete ninux è configurato con un proprio indirizzo ip e abbiamo segnato tutti gli indirizzi IP dei vari nodi in questa pagina, allo scopo di evitare che due nodi si prendano lo stesso indirizzo IP (sarebbe un disastro!).
Su ogni nodo gira un programma che si chiama demone di routing, responsabile di far conoscere a tutti i nodi gli indirizzi degli altri nodi, di trovare i percorsi più brevi per instradare i dati all'interno della rete e quindi di popolare le tabelle di routing che servono a qualunque sapere su che collegamento fisico inviare i dati.
In questo modo, ogni nodo conosce il percorso che devono fare i suoi dati per parlare con qualunque altro nodo della rete ninux, e con le reti a cui ninux è connessa, tra cui ad esempio Internet.
I demoni di routing parlano un protocollo di routing, che nel nostro caso è OLSR.
La mappa della rete OLSR che abbiamo creato la potete vedere qui ma non vi sarà molto chiara se non conoscete almeno un po’ come funziona questo protocollo (e anche se lo conoscete non si capisce niente uguale perchè iniziamo ad avere troppi nodi!).
La ragione per cui usiamo OLSR è che si accorge automaticamente di quando un collegamento degrata o di quando un nodo va giù (ad esempio perchè qualcuno ha staccato la correte ad un apparato, cosa da non fare mai!), e re-imposta i percorsi all’interno della rete affinchè i nostri dati facciano sempre il percorso migliore (più corto e più performante).
People
La parte più importante della nostra rete sono le persone che la compongono. Al momento siamo in diversi ed ognuno ha una formazione e delle attitudini diverse dall'altro. E' importante che ognuno faccia la sua parte per costruire questo progetto. Abbiamo chi si offre di aiutare le persone a costruire i propri nodi, chi fornisce supporto sulla mailing list, chi fa troubleshooting dei problemi di rete, chi realizza i firmware, aggiorna il wiki, realizza programmi che servono alla community, etc etc.
Ognuno fa quello che può in base alle proprie inclinazioni. E' richiesto, anche a chi non ha competenze tecniche, di mettersi in gioco. Ad esempio la frase "non mi funziona internet" da noi non è accettata: bisogna fare qualcosa di più come ad esempio fare dei semplici test (ping, traceroute) per aiutare gli altri a capire dove sia il problema.
Come creare un nuovo nodo (In 7 piccoli passi)
TODO!
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Ecco un po' di pagine attinenti rigorosamente in ordine sparso. Attenzione, alcune di queste pagine non sono aggiornate!
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