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TODO | Ninux è una Wireless Community Network (non sai cosa sia? visita la pagina ChiSiamo) e in quanto tale ha tra i suoi obiettivi la costruzione di una rete libera di proprietà dei cittadini. Il modello è semplice: ogni partecipante si connette ai suoi vicini che si connettono a loro volta ai loro vicini e così via, creando una rete di computer. Puoi vedere la lista dei nodi connessi Questa rete è di proprietà dei cittadini perchè ogni partecipante è il proprietario e il responsabile del proprio nodo della rete. Non c’è nessun Internet Service Provider, nessun abbonamento mensile, nessun contratto. Se vuoi, ti connetti e sei in rete. Cosa ci facciamo con una rete fatta così? Una volta messi in rete dei computer è possibile usufruire e fornire di alcuni [[Servizi]] come il telefono su internet, lo scambio di contenuti (che non implica la violazione di copyright!) ed anche l’accesso ad Internet. Anzi. Così stiamo creando proprio un pezzo di Internet, infatti siamo un [[http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_autonomo|Autonomous System] alla pari di Telecom, Fastweb e Google. Più precisamente siamo l’Autonomous System n° [[http://www.db.ripe.net/whois?searchtext=ninux&searchSubmit=search|197835]. == Come è fatta la nostra rete == Ogni nodo è un discorso a parte e non si può spiegare tutto in questa pagina. Per questo motivo vi invitiamo a iscrivervi alla [[MailingListmailing-list|]] wireless e scriverci. La maggior parte dei nodi della nostra rete è connessa ai propri vicini tramite collegamenti wireless (802.11a/b o n, ma se è possibile è sempre meglio il cavo! :-) ). Per farla breve, spesso funziona così: si installa un dispositivo tipo questo qui accanto sul proprio tetto la si fa puntare verso un altro nodo ninux. Se tutto va bene, riusciremo ad instaurare un collegamento che può arrivare fino a 180Mbps teorici. === Hardware === Esistono diversi tipi di dispositivi wireless, da scegliere caso per caso. In generale ultimamente ci stiamo trovando bene con le [[http://www.ubnt.com/nanostationm|Ubiquiti Nanostation M5]], degli access point a 5 Ghz che offrono un buon rapporto qualità-prezzo (~70€), sono fatte per il montaggio all’esterno sopportano caldo, freddo e piogge torrenziali. Inoltre garantiscono una discreta banda (fino a 150Mbps teorici, frazie al [[#firmware|firmware]] proprietario ), una distanza massima di circa 15 km e sono abbastanza facili da puntare. L’access point tuttavia non è l’unico hardware da acquistare per fare un nodo stabile. Il supporto a cui è attaccato esso è attaccato è fondamentale. Guardate questa foto di installazione, in cui abbiamo avuto il bisogno di alzare di 10 metri l’access point per superare dei palazzi. {{attachment:nodoninux2.jpg|testo|align="right"}} Il problema è infatti che per fare un buon collegamento a 2.4 o a 5Ghz, è necessario che i due dispositivi “si vedano”, ovvero da un dispositivo deve essere possibile vedere fisicamente l’altro dispositivo (niente palazzi in mezzo, niente alberi etc.). E’ per questo motivo che montiamo le antenne sui tetti! Per alimentare i dispositivi sul tetto utilizziamo il [[http://it.wikipedia.org/wiki/Power_over_Ethernet|Power over ethernet]], in modo da far passare un solo cavo sia per i dati che per l’alimentazione (1 cavo alimenta fino a due apparati). === Firmware === <<Anchor(firmware)>> Ogni dispositivo è un “mini-computer” dotato di un’antenna. Proprio come un pc, su ogni dispositivo gira un sistema operativo. A differenza di questi ultimi però, gli embedded (ovvero questi mini-computer che utilizziamo) hanno tipicamente solo pochi mega di ram e ancor meno di capacità di immagazzinamento dati. I sistemi operativi che girano su questi apparati si chiamano firmware e devono essere quindi fatti "su misura". Sui nostri nodi installiamo il firmware [[https://github.com/ninuxorg/airos-ninux-fw|Ubiquiti AirOS modificato da noi, oppure [[https://openwrt.org/|Openwrt]]. Il primo, che è comunque basato su OpenWRT, ha il vantaggio di realizzare collegamenti molto stabili performanti grazie ad estensioni proprietarie dei driver, mentre il secondo ha il vantaggio di essere totalmente aperto e non legato soltato agli apparati di un singolo produttore. === Protocolli di routing === Ogni computer o dispositivo connesso ad internet deve parlare una “lingua” (protocollo) che si chiama IP, Internet Protocol. Il protocollo IP prevede che ogni nodo abbia un indirizzo univoco all’interno della rete, l’indirizzo IP. Ciascun nodo della rete ninux ha configurato il proprio indirizzo ip all’interno e abbiamo segnato tutti gli indirizzi IP dei vari nodi in [[GestioneIndirizzi|questa pagina]], allo scopo anche di evitare che due nodi si prendano lo stesso indirizzo IP. Su ogni nodo gira un programma che si chiama demone di routing, responsabile di far conoscere a tutti i nodi gli indirizzi degli altri nodi, e delle reti ad esso collegate, in modo che ogni nodo sappia parlare con tutti gli altri nodi della rete e con tutte le altre reti connesse ,ad esempio Internet. I demoni di routing parlano un protocollo di routing, che nel nostro caso è [[http://olsr.org|OLSR]]. La mappa della rete OLSR che abbiamo creato [[http://tuscolomesh.ninux.org/images/topology.png|la potete vedere qui]] ma non vi sarà molto chiara se non conoscete almeno un po’ come funziona questo protocollo. La cosa buona di OLSR (e di altri protocolli di routing) è che si accorge automaticamente di quando un collegamento degrata o quando un nodo va giù (ad esempio perchè qualcuno ha staccato la correte ad un apparato, cosa da non fare mai!), e re-imposta i percorsi all’interno della rete affinchè i nostri dati facciano sempre il percorso migliore (più corto e più performante). == Come creare un nuovo nodo == == Link == Ecco le pagine linkate: ||'''NuovoNodo''' ||''[[Hardware]]''' ''''' ||Firmwares ||Varie''' ''' || ||GestioneIndirizzi ||ComprareHardware ||FirmwareNinux ||HowTo || || ||AlixOpenWrt ||[[freifunk]] ||SperimentazioniRete || || ||[[Linksys_WRT54GL]] ||SetupFreifunk ||[[Netsukuku]] || || ||[[Asus_WL-500g]] ||[[Kamikaze]] ||[[DART]] || || ||LaFonera || || || || ||PowerOverEthernet || || || || ||ListaSpesa || || || || ||ResuscitareWrtConJtag || || || [[antennaPCB]] [[ListaSpesa|altro materiale]] [[ComprareHardware|altri negozi specializzati]] [[PowerOverEthernet|power over ethernet]] [[SperimentazioniRete|sperimentazione]] |
Ninux è una Wireless Community Network (non sai cosa sia? visita la pagina ChiSiamo) e in quanto tale ha tra i suoi obiettivi la costruzione di una rete libera di proprietà dei cittadini. Il modello è semplice: ogni partecipante si connette ai suoi vicini che si connettono a loro volta ai loro vicini e così via, creando una rete di computer. Puoi vedere la lista dei nodi connessi
Questa rete è di proprietà dei cittadini perchè ogni partecipante è il proprietario e il responsabile del proprio nodo della rete. Non c’è nessun Internet Service Provider, nessun abbonamento mensile, nessun contratto. Se vuoi, ti connetti e sei in rete.
Cosa ci facciamo con una rete fatta così? Una volta messi in rete dei computer è possibile usufruire e fornire di alcuni Servizi come il telefono su internet, lo scambio di contenuti (che non implica la violazione di copyright!) ed anche l’accesso ad Internet. Anzi. Così stiamo creando proprio un pezzo di Internet, infatti siamo un [[http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_autonomo|Autonomous System] alla pari di Telecom, Fastweb e Google. Più precisamente siamo l’Autonomous System n° [[http://www.db.ripe.net/whois?searchtext=ninux&searchSubmit=search|197835].
Come è fatta la nostra rete
Ogni nodo è un discorso a parte e non si può spiegare tutto in questa pagina. Per questo motivo vi invitiamo a iscrivervi alla MailingListmailing-list wireless e scriverci.
La maggior parte dei nodi della nostra rete è connessa ai propri vicini tramite collegamenti wireless (802.11a/b o n, ma se è possibile è sempre meglio il cavo! ). Per farla breve, spesso funziona così: si installa un dispositivo tipo questo qui accanto sul proprio tetto la si fa puntare verso un altro nodo ninux. Se tutto va bene, riusciremo ad instaurare un collegamento che può arrivare fino a 180Mbps teorici.
Hardware
Esistono diversi tipi di dispositivi wireless, da scegliere caso per caso. In generale ultimamente ci stiamo trovando bene con le Ubiquiti Nanostation M5, degli access point a 5 Ghz che offrono un buon rapporto qualità-prezzo (~70€), sono fatte per il montaggio all’esterno sopportano caldo, freddo e piogge torrenziali. Inoltre garantiscono una discreta banda (fino a 150Mbps teorici, frazie al firmware proprietario ), una distanza massima di circa 15 km e sono abbastanza facili da puntare. L’access point tuttavia non è l’unico hardware da acquistare per fare un nodo stabile. Il supporto a cui è attaccato esso è attaccato è fondamentale. Guardate questa foto di installazione, in cui abbiamo avuto il bisogno di alzare di 10 metri l’access point per superare dei palazzi. Il problema è infatti che per fare un buon collegamento a 2.4 o a 5Ghz, è necessario che i due dispositivi “si vedano”, ovvero da un dispositivo deve essere possibile vedere fisicamente l’altro dispositivo (niente palazzi in mezzo, niente alberi etc.). E’ per questo motivo che montiamo le antenne sui tetti! Per alimentare i dispositivi sul tetto utilizziamo il Power over ethernet, in modo da far passare un solo cavo sia per i dati che per l’alimentazione (1 cavo alimenta fino a due apparati).
Firmware
Ogni dispositivo è un “mini-computer” dotato di un’antenna. Proprio come un pc, su ogni dispositivo gira un sistema operativo. A differenza di questi ultimi però, gli embedded (ovvero questi mini-computer che utilizziamo) hanno tipicamente solo pochi mega di ram e ancor meno di capacità di immagazzinamento dati. I sistemi operativi che girano su questi apparati si chiamano firmware e devono essere quindi fatti "su misura". Sui nostri nodi installiamo il firmware Ubiquiti AirOS modificato da noi, oppure [[https://openwrt.org/. Il primo, che è comunque basato su OpenWRT, ha il vantaggio di realizzare collegamenti molto stabili performanti grazie ad estensioni proprietarie dei driver, mentre il secondo ha il vantaggio di essere totalmente aperto e non legato soltato agli apparati di un singolo produttore.
Protocolli di routing
Ogni computer o dispositivo connesso ad internet deve parlare una “lingua” (protocollo) che si chiama IP, Internet Protocol. Il protocollo IP prevede che ogni nodo abbia un indirizzo univoco all’interno della rete, l’indirizzo IP. Ciascun nodo della rete ninux ha configurato il proprio indirizzo ip all’interno e abbiamo segnato tutti gli indirizzi IP dei vari nodi in questa pagina, allo scopo anche di evitare che due nodi si prendano lo stesso indirizzo IP. Su ogni nodo gira un programma che si chiama demone di routing, responsabile di far conoscere a tutti i nodi gli indirizzi degli altri nodi, e delle reti ad esso collegate, in modo che ogni nodo sappia parlare con tutti gli altri nodi della rete e con tutte le altre reti connesse ,ad esempio Internet. I demoni di routing parlano un protocollo di routing, che nel nostro caso è OLSR. La mappa della rete OLSR che abbiamo creato la potete vedere qui ma non vi sarà molto chiara se non conoscete almeno un po’ come funziona questo protocollo. La cosa buona di OLSR (e di altri protocolli di routing) è che si accorge automaticamente di quando un collegamento degrata o quando un nodo va giù (ad esempio perchè qualcuno ha staccato la correte ad un apparato, cosa da non fare mai!), e re-imposta i percorsi all’interno della rete affinchè i nostri dati facciano sempre il percorso migliore (più corto e più performante).
Come creare un nuovo nodo
Link
Ecco le pagine linkate:
Firmwares |
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